Il Quotidiano della Calabria del 04-09-2012

Il suo cuore fa tic tac come le lancette degli orologi che tanto lo affascinano. A 45 anni ne avrà collezionati a centinaia il cosentino Mario Sposato, artista e designer di gioielli. Il suo nome è legato al Lido degli Scogli, un posto mitico per generazioni di crotonesi.Lo stabilimento balneare è comprensivo di discoteca che, nella versione estiva, prende forma proprio da un’opera di Sposato. Nei guardini del “Tortuga”, infatti, troneggia un grande veliero. “L’ho fatto io con le mie mani” dice orgoglioso l’artista. Mario, le sue abilità manuali, le ha sviluppate fin da piccolo, “quando mi costruivo i giocattoli da solo” racconta. “Eravamo una famiglia di sette figli orfani di padre”. Un paio di anni fa il destino lo ha privato di un altro affetto con la morte del fratello Pino. “Lui mi incoraggiava a far conoscere la mia arte” ricorda. Sposato ha fatto del Lido degli Scogli una versione ionica della casa museo di Dalì. All’ingresso un mappamondo di microchip e vecchi transistor accoglie il visitatore in un contesto pop surrealista. Ombrelli colorati tappezzano il soffitto. A destra e sinistra il passaggio è costellato da invenzioni delle più fantasiose. Ricordano l’uomo di latta del Mago di Oz le figure realizzate con vecchie macchinette da caffé, con gli occhi-cucchiaio e le mani-forchetta. Poi cuori in tutte le versioni, pieni di lancette. Anche una linea di gioielli, “Passione senza tempo”, realizzata insieme all’amico orafo Peppe Spadafora. Trenta pezzi preziosi che riassemblano vecchi orologi. Ingranaggi un tempo serviti a misurare il tempo e oggi votati a scandirlo al ritmo dell’esperienza umana. Quella dell’artista, pronta a farsi contaminare da suggestioni ed emozioni di chi li indosserà.